Train Chronicles: quando capita di ascoltare le telefonate in vivavoce

Postato il 24 Gennaio 2014 /

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Categorie: Train Chronicles

Capitano spesso tante stranezze in treno. Il treno è un luogo che ci ruba un po' di riservatezza e verrebbe da pensare che per molti sia necessario cercare in tutti i modi di proteggere la sfera privata. Qualche sera fa, invece, Alice ed io abbiamo visto la tendenza contraria in un viaggiatore che ci ha fatto ascoltare tutta la sua telefonata in vivavoce in diretta! Solitamente facciamo telefonate in vivavoce in modo che chi è con noi possa ascoltare e interagire. Lo vediamo spesso fare, soprattutto con i viaggiatori stranieri, i ragazzi più giovani o chi vuole fare una videochiamata. Nel nostro caso, il viaggiatore era decisamente solo nel suo sedile e stava parlando con una signora di un'esperienza lavorativa. Nostro malgrado, abbiamo scoperto che la signora aveva passato una giornata molto intensa in non si sa quale struttra (forse una banca) in cui è stata seguita da coach e formatori e ha interagito con altri aspiranti al lavoro. "Un'esperienza meravigliosa, intensissima!". Il viaggiatore ascoltava e rispondeva poco. I rumori del treno attutivano molte delle parole, ma si può dire che ci siamo ascoltati tutta la telefonata. Dove finisce la nostra sfera privata e dove comincia il terreno franco del treno? Se gli spazi sono aperti, dove comincia il nostro mondo chiuso? Noi stiamo seduti da soli ed eleviamo un piccolo muro che solo noi possiamo vedere: il nostro viaggiatore ci ha esclusi dal suo mondo, ma noi eravamo accanto a lui e potevamo distinguerne ogni componente, ogni suono, ogni avvenimento. I nostri muri a difesa del nostro mondo sono solo illusioni. L'uomo è solo anche senza barriere fisiche.

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