Train Chronicles: mille modi di dormire (parte 1)

Una delle attività che si svolge maggiormente in treno è dormire. Ognuno di noi decide di usare, per stanchezza o per noia, questa attività per passare i cinquanta minuti di viaggio nel più proficuo modo possibile. Io stessa ho applicato, in tempi non lontani, la tecnica del cuscino da viaggio nei miei viaggi. Erano i tempi in cui prendevo il treno delle 6.43, il Monaco-Firenze, quando ancora si fermava a Mirandola. I sedili (modello sleeperette) erano talmente scomodi da sfidare le leggi della fisica e dell'anatomia: se ci si appoggiava al poggiatesta si assumeva infatti una posizione da tacchino semisgozzato che dopo cinquanta minuti portava ad un torcicollo spaventoso. Per ovviare a questa grave carenza ergonomica, nei primi tempi utilizzavo una felpa supplementare (utilissima nelle carrozze con aria condizionata con modalità "acc-spegn", capace di passare da una temperatura di 45° ad una di -10 in pochi secondi) da tenere sulla nuca quando mi appoggiavo al sedile. Successivamente, grazie ai consigli della mia ex collega Barbara, avevo acquistato un utilissimo cuscino da cervicale gonfiabile da viaggio.Ottimo per il collo, si adattava molto bene a quegli scomodissimi sedili. Quanti sonni ho fatto con quel cuscino! È un acquisto che consiglio a chiunque abbia la necessità di dormire tenendo il collo in una posizione corretta. Una volta arrivati a destinazione, il cuscino si sgonfia e può essere preparato per la partenza successiva il giorno dopo. Tra poco partirò... vi auguro sogni d'oro! Seguici su:

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