Train Chronicles: mille modi di dormire (parte 2)
Postato il 24 Luglio 2014 /
La settimana scorsa vi ho raccontato del mio
cuscino per la cervicale.
Ci sono tanti modi di dormire in treno e ormai da molto tempo ho abbandonato quel cuscino, anche se certe volte sarebbe meglio ricominciare a portarlo con me perché ci sono certi sedili davvero scomodi.
Dormire è un'ottima attività da svolgere in treno e come sappiamo è perfetta nei tratti lunghi.
Ricordo un viaggio del terrore, qualche anno fa, su uno dei treni Bologna-Brennero: credo che fosse il treno delle 18.10 o forse il precedente. Avevo trovato un posto a sedere per puro caso: era estate e molti avevano valigie e zaini con sé, pronti per un periodo di vacanza.
Il mio compagno di sedile era un corpulento signore di colore spossato, stanco, distrutto.
si vedeva visibilmente che non riusciva a stare sveglio e che moriva di caldo (a ragione).
Per tutti e cinquanta minuti di viaggio si è più volte addormentato ed è finito col capo appoggiato alla mia spalla. Ogni volta che si appoggiava, cercavo di scuoterlo lievemente e lui si riprendeva, si girava, mi chiedeva scusa e poi cercava di raddrizzarsi e rimanere sveglio. Dopo uno o due minuti, si ricominciava da capo.
Lui si abbioccava, gli crollava il capo sulle mia spalla e poi si svegliava di soprassalto. Mi chiedeva scusa e cercava di nuovo di rimanere sveglio.
Verso la fine del mio viaggio, finalmente, ha rinunciato a questo suo vano tentativo e si è appoggiato al poggiatesta dalla parte opposta alla mia.
Da quel momento è cominciato il suo sonno. E la mia tranquillità.
Buonanotte e sogni d'oro...
Blogger e copyeditor, vive nel caos e ha sempre tante idee in testa.
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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