Train Chronicles: l’uomo che sapeva di vino e beveva birra

Postato il 20 Giugno 2014 /

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Categorie: Train Chronicles

D'estate gli odori in treno assumono una rilevanza particolare: il caldo affina il nostro olfatto e le persone tendono a diventare più aromatiche. Ero sul solito treno delle 18.42 che da Bologna va a Poggio Rusco. Alice, mia fida compagna d'avventure, era stata trattenuta in ufficio e purtroppo ero sola soletta nel gruppo da quattro sedili dove ci sediamo di solito. Il treno era stranamente pieno e molte persone cominciavano a riempire gli spazi liberi davanti alle porte rimanendo in piedi. Avevo tenuto il posto per Alice finché non avevo ricevuto la sua telefonata in cui mi diceva che non mi avrebbe raggiunto (ho poi scoperto che ha perso anche il treno successivo delle 19.08), così da brava cittadina ho liberato il posto per lasciar sedere chi era rimasto in piedi. Ahimè, che brutta idea! Vicino a me è venuto a sedersi un uomo che odorava fortemente di vino e che si è stravaccato nel sedile accanto al mio bevendo una birra e leggendo il giornale. L'odore era fortissimo e nonostante mi girassi verso il finestrino per captare altri odori non riuscivo a non sentirlo. In quel momento sì che mi avrebbe fatto comodo avere il naso chiuso dall'allergia: invece, le mie narici erano apertissime e perfettamente funzionanti. La tortura è andata avanti fino a San Giovanni in Persiceto, quando l'uomo avvinazzato è sceso. La morale di oggi è questa: mai dimenticarsi il fazzoletto profumato in borsa. È fondamentale per eliminare gli odori molesti.

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