Nami

Gatta, cacciatrice, coccolona e ora anche blogger.

Nome completo: Nami Pippi Dascalsa Soprannomi: Tata, Titì, Pagnotta e Pippi. Compleanno: 2 aprile 2010. Per saperne di più... Nata il 2 aprile 2010, è la sorella di Tsu e il tesoro del suo papà Nero. Insieme a Tsu, faceva parte di una famiglia di cinque gattini di cui pensiamo fosse l'unica femminuccia: ecco perché ha un carattere forte ed è il capo della casa. Mangia per prima, decide quando si smette di giocare, tiene d'occhio la situazione ed è molto indipendente. Spesso viene presa dal "berserk coccoloso": in quel momento non c'è scusa che tenga. Lei vuole le coccole, e le avrà. Ama molto essere pettinata col guanto, un utile strumento che ci aiuta a eliminare il pelo e a farle coccole. Ha un miagolio a volte roco, a volte sommesso e dolce. Ha una grande passione per le tastiere dei computer e fin da piccina ha dimostrato di essere in grado di usare shortcut improbabili (dagli effetti devastanti, tra l'altro) che neanche i programmatori sanno di aver inventato. Grande cacciatrice di insetti (soprattutto zanzaroni e cimici, ma anche mosche, api, moscerini), è molto determinata e non si scoraggia facilmente. È sempre molto stoica, soprattutto dal veterinario, dove si lascia fare le iniezioni senza fare un versolino -ma guardando tutti molto male, dopo-. Sa farsi capire molto bene: quando vuole usare una persone come ascensore le basta guardarla per ottenere ciò che vuole. Per quanto molto fotogenica, è più schiva e ama meno essere al centro dell'attenzione. Ama riposare sulle amache appese ai termosifoni e sul tiragraffi. Riteniamo possa essere l'anticristo. Cibo preferito: tonno e pollo, umido ma anche croccantini. Adora leccare l'olio dai piatti e il pane. Ama le olive in salamoia come il fratello. Interessi: nanna, coccole, caccia, stare al sole. Anche lei ama molto il topo alla valeriana e giocare coi topini grigi. Non ha mai riportato la pallina: c'è già il fratello che lo fa. Nemico giurato: qualsiasi cosa abbia deciso di cacciare. Hanno detto di lei: "Movrat minga!" (Franco, mentre lei dorme nell'amaca e non si degna di aprire gli occhi).