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Train Chronicles

Train Chronicles: quando un treno ritarda

reddittumblrmailVi è mai capitato di arrivare al vostro binario di partenza, salire sul vostro treno di fiducia e scoprire, casualmente o grazie alla segnalazione di altri viaggiatori o addirittura di sua maestà il capotreno, che il treno è in ritardo per un guasto? Diciamolo: se siete pendolari come me, vi capiterà come minimo una volta al mese. Il motivo del ritardo è più o meno sempre lo stesso: un guasto al treno o alla linea, che però sembra funzionare per i frecciarossabiancoargento. Che strano! Si vede che i binari vanno a simpatia. Ad ogni modo, mentre voi aspettate comodamente seduti al vostro posto, ecco arrivare sul binario a lato di quello in cui vi trovate il treno che partirebbe dopo il vostro. Siamo più precisi: voi siete sul treno delle 18.40 e accanto a voi c'è il treno delle 19.08. Ecco che si fa strada nella vostra testa dolorante e stanca una domanda: quale partirà per primo? E come voi, tutti penseranno la stessa cosa. Ecco quindi che si creano le fazioni: chi decide subito di spostarsi e va a prendere posto sul treno a lato. C'è chi, invece, rimane in attesa speranzoso, pensando che essendo programmato per partire prima dell'altro, sarà il primo a lasciare la stazione. Ehehehe! Non è detto! Nei minuti che passano inesorabili aumentando il fastidioso ritardo, le due fazioni (i fiduciosi -quelli che restano- e i pionieri -quelli che vanno-) compiono le loro scelte, si influenzano e si spostano. Sembra quasi uno studio psicologico, come se le scelte compiute su quale treno prendere potessero indicare chi siamo veramente. Ognuno fa i propri calcoli, ognuno valuta la situazione e capisce come muoversi. Altri, invece, decidono in base alle scelte comuni, seguendo la massa. Personalmente ho sempre creduto che convenisse prendere, dei due, il treno che va più lontano. Penso che sia nell'interesse dell'azienda di trasporti cercare di sbloccare il treno per Verona o per il Brennero, anziché liberarne uno che deve arrivare solo a Poggio Rusco. Di tutti, quest'ultimo è il più sacrificabile perché il suo capolinea è una delle fermate degli altri che vanno più lontano. Che sia una metafora di vita? Ed ecco il fischio! Finché non si mette in movimento, non è facile capire chi sta partendo: il treno delle 18.40 o quello delle 19.08?
chiara@grannyshouse

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Blogger at Granny's House
Blogger e copyeditor, vive nel caos e ha sempre tante idee in testa.
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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