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Train Chronicles

Train Chronicles: l’uomo che protesta

reddittumblrmailDopo avervi raccontanto l'esperienza poco piacevole della multa di Michele S., voglio raccontarvi di un'altra volta in cui un signore che si trovava sul treno Tper delle 18.42 che da Bologna va a Poggio Rusco. Cosa avrà mai avuto da protestare? niente di nuovo. Era stato trovato a bordo senza aver timbrato il biglietto. C'era un capotreno molto giovane ma molto fermo nelle sue convinzioni e così io ed Alice siamo rimaste a sentire come si svolgeva la protesta del signore multato. In quel momento eravamo a San Giovanni in Persiceto. Inizialmente, sembrava che stesse andando tutto bene. L'uomo stava per pagare, visto che gli era stata fatta notare la sua mancanza. Probabilmente però aveva già cominciato a rimuginare e così ha cominciato a dire che non era giusto essere multato per così poco, perché una volta salito non aveva saputo trovare una macchina obliteratrice. "Ma il piazzale ovest ha macchine obliteratrici ovunque, com'è possibile che non le abbia viste?", ha obiettato il capotreno. "Quello che fa non è giusto, dato il servizio di pessima qualità! Io mi sono alzato alle 5 di mattina per andare a lavorare e il frecciarossa era in ritardo!". "Le faccio notare che io sono di un'altra azienda e che il ritardo del frecciarossa non è certo colpa mia. Lei non ha timbrato il biglietto di questo treno: tutto questo non c'entra con il frecciarossa". "Con tutti i soldi che vi diamo! Cosa ve ne fate anche della multa? Ci si mangi una pizza con quei soldi, offro io!". Mamma mia... stava addirittura accusando il capotreno di intascarsi i soldi! Il ragazzo, tuttavia, ha dimostrato un notevole aplomb fin dall'inizio e ha continuato a svolgere il suo lavoro di controllo dei biglietti. A Crevalcore, tuttavia, doveva aver perso un po' la pazienza perché sentendo il signore continuare a protestare e a rincarare la dose sul fatto che i capotreni si intascano le multe, un po' piccato si è mosso verso la porta dicendo "Va bene! Va bene così!" sperando che il signore finalmente lasciasse perdere. Una volta risalito, il capotreno ha continuato a controllare i biglietti dei passeggeri qualche sedile più avanti rispetto al signore, per poi arrivare da noi. Il signore che protesta, tuttavia, ormai era partito in quarta e aveva ripreso la solfa dei treni in ritardo, de llo scarso servizio e del fatto che già Trenitalia prendeva un mucchio di soldi: che bisogno c'era di multarlo? Il giovane capotreno continuava a rispondere che stava applicando correttamente il regolamento perché il signore non aveva timbrato il biglietto. A San Felice sul Panaro l'uomo stava nuovamente ribadendo che si era alzato alle 5 per andare a lavorare e che non era possibile che il frecciarossa fosse in ritardo. Io ed Alice, rivestendoci per scendere a Mirandola, ci siamo guardate: anche noi ci alziamo alle 5 e ci becchiamo i ritardi di Trenitalia quasi tutti i giorni... E se tu sei stato multato non sei certamente un pendolare che per andare a lavorare lo fa tutti i giorni! Tra le varie proteste che l'uomo stava sollevando c'era anche l'impossibilità di capire dove ci trovassimo. "Adesso è tutto buio! Non si vede niente fuori: come faccio a sapere dove sono? Almeno nel treno di questa mattina all'altoparlante venivano indicate le fermate!" "Guardi che qui ci sono i display che indicano dove ci troviamo. E se guarda fuori dal finestrino vedrà che c'è l'indicazione delle stazioni." Mentre il treno si dirigeva verso Mirandola, dove tutti saremmo scesi, il capotreno era infine riuscito a portare il discorso sul fatto che si tratta comunque del suo mestiere e che deve far rispettare un regolamento. I due antagonisti, dopo venti muniti di discussione, si sono lasciati dicendosi a vicenda che è già una gran bella cosa avere un lavoro al giorno d'oggi. Lieto fine? Chissà! Ad ogni modo, attenti tutti! Ultimamente i capotreni sono inflessibili: fate attenzione a timbrare il biglietto! Se vi trovano con un biglietto non obliterato hanno sempre ragione a farvi la multa!
chiara@grannyshouse

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Blogger at Granny's House
Blogger e copyeditor, vive nel caos e ha sempre tante idee in testa.
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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