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Train Chronicles

Train Chronicles: la multa

reddittumblrmailVi ho raccontato che a volte mi capita di sedere in prima classe quando il treno proveniente da Bolzano e che passa a Mirandola alle 7.46 è molto pieno. Qualche giorno fa, presi da un argomento di discussione che non lasciava spazio ad altro, siamo saliti al mattino in prima classe e ci siamo seduti senza pensarci troppo. Lo sappiamo: non si fa. La maggior parte delle volte al capotreno viene fatta segnalazione che la prima classe viene declassata a seconda: capita quindi che anche senza indicazione specifica sulle porte della carrozza ci si possa sedere anche con un biglietto di seconda classe. Quel giorno non eravamo preoccupati e, talmente infervorati dal nostro discorso, all'arrivo di Michele S., ligio controllore pronto a far rispettare il regolamento, abbiamo mostrato i nostri abbonamenti. Lui, come da prassi, ci ha fatto notare subito che eravamo in prima classe e noi, senza scomporci troppo, abbiamo risposto che avremmo cambiato posto. Michele S. però, non era di questo avviso. Non potete allontanarvi. Devo farvi la multa”, ci ha riposto, e ha subito tirato fuori il suo palmare. Noi sapevamo che la differenza tra il biglietto di seconda e quello di prima classe è di 2.90 EUR. Pronti a pagare quella differenza, con nostra grande sorpresa siamo stati informati dall'irremovibile Michele che avremmo dovuto pagare anche la sanzione prevista: 8 EUR. In tutto avremmo dovuto pagare 10.90 EUR a testa. Ancora attoniti dalla notizia abbiamo cominciato a cercare le monetine mentre cercavamo di riprenderci dallo shock. “Pazzesco”, ci dicevamo. “In virtù di quale regolamento?” abbiamo domandato al caro Michele che farfugliando ha fatto riferimento al regolamente di Trenitalia. Dopo averci fatto pagare Michele si è diretto verso altre vittime (quelli cioé che nel frattempo non erano scappati). Un ragazzo lo ha addirittura trattenuto perché non gli era stato possibile pagare la differenza online con lo smartphone (ma, lo sappiamo bene, per le tratte regionali non è possibile fare biglietti elettronici), prendendosi anche lui i suoi 10.90 EUR di multa. Nel frattempo noi, finalmente recuperata la consapevolezza, abbiamo cominciato a pensare di essere stati un po' sciocchi a pagare così, senza nemmeno farci mostrare il regolamento. Così Elisa, presa dallo spirito giuridico che è in lei, si è avvicinata a Michele e gli ha chiesto in quale regolamento fosse indicata la sanzione che ci era stata applicata.Io sono giurista!”, ha detto piena di orgoglio per i lunghi anni di studio piegata sui libri. Alla richiesta di poter vedere il regolamento, Michele ha risposto che era consultabile in biglietteria. Quello che ci ha risposto dopo, tuttavia, non è stato affatto consolante: “Voi avete diritto di fare reclamo. Se ho ragione io, bene. Se avete ragione voi, allora io verrò richiamato e lasciato a casa. E in quel caso vi chiederò i danni!”. Una minaccia! Nel frattempo, però, avevamo deciso: avremmo fatto reclamo! Al nostro arrivo in stazione, come prima cosa siamo andati in biglietteria a consultare la Bibbia Trenitalia di Michele. Avete mai visto un regolamento cartaceo consultabile? -neanche noi. Ci siamo messi in fila e siamo andati a chiedere informazioni allo sportello dove Germana, una signora fresca di corso sull'assistenza alla clientela in modo molto professionale ci ha detto che avremmo potuto fare richiesta di rimborso non tanto per riavere i nostri soldi ma per segnalare il comportamento minaccioso di Michele. Anche due poliziotti della PolFer in borghese che erano nella nosra carrozza si sono fermati a farci notare che Michele poteva anche avere ragione ma stava applicando troppo alla lettera il regolamento. Grazie a Germana, quindi, abbiamo deciso di fare il reclamo e abbiamo preso l'apposito modulo. Era venerdì. Lunedì gli animi si erano già calmati ed eravamo tutti meno convinti di procedere con il reclamo. Io e Alice, però, abbiamo voluto informarci meglio e così il mercoledì, sul treno TPer delle 18.42, abbiamo chiesto informazioni al controllore che molto gentilmente ci ha spiegato tutto. Il palmare usato dai controllori per fare biglietti o multe è configurato con le tariffe che cambiano di regione in regione. Se ci si trova in Emilia Romagna, valgono le sanzioni dell'Emilia Romagna. Se ci si trova in Veneto le sanzioni cambiano. Il regolamento dice che le sanzioni vengono applicate in base alla legge regionale: se la legge regionale non specifica nulla in merito alle sanzioni, allora viene applicato il regolamento generale. Morale: la differenza tra i due biglietti è fissa cioé 2.90 EUR. In Emilia Romagna la sanzione applicata è di 8 EUR. Se fossimo stati in Veneto sarebbe stata di ben 50 EUR! Alla fine, Michele S. aveva certamente ragione. Non riesco però a smettere di pensare che lui, persa la pazienza a causa di tante lamentele, si sia permesso di minacciare di chiedere i danni in caso avessimo sporto reclamo verso di lui. Questo sì che andrebbe segnalato! C'è inoltre un particolare da ricordare: il nome di chi sporge un reclamo, in virtù della legge sulla privacy, è sì indicato sul modulo consegnato a Trenitalia ma non viene in nessun modo comunicato al dipendente di Trenitalia! La minaccia di Michele, quindi, era infondata e lui lo sapeva benissimo!
chiara@grannyshouse

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Blogger e copyeditor, vive nel caos e ha sempre tante idee in testa.
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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