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Train Chronicles

Train Chronicles: Dante il capotreno

reddittumblrmailC'è una figura che accomuna tutti i treni, qualunque sia la loro destinazione: il capotreno. Spauracchio dei furbi che non comprano il biglietto, capro espiatorio in caso di ritardi o scioperi, questo personaggio a volte eroe, a volte tormento dei viaggiatori è amato e odiato da tutti. C'è capotreno e capotreno: ognuno di loro ha un proprio carattere e le proprie particolarità. Potrà sembrare che i viaggiatori non si ricordino di loro come potrà sembrare che siano i capotreni a non ricordarsi dei viaggiatori, eppure può succedere che qualcuno -viaggiatore o capotreno che sia- serbi il ricordo dell'altro. Questa sera vorrei parlare di un capotreno che ho incontrato qualche anno fa e che mi è rimasto impresso. Ero con Charles sul nuovo treno "snowproof" che ultimamente ci capita di prendere alle 18.42: finestroni enormi senza tendine, open space, prese di corrente presenti solo vicino alle porte di uscita. Era estate, faceva caldo e, nonostante l'aria condizionata funzionasse perfettamente, sia io che Charles concordavamo sul fatto che quei finestroni erano come lenti di ingrandimento che bruciavano le formiche per il divertimento di qualche bambino crudele. Quel giorno ci era venuta l'insana curiosità di scoprire se la rete wireless che stavamo rilevando sul treno fosse utilizzabile anche da noi comuni mortali. Il capotreno, incuriosito, si era fermato a parlare con noi e ci aveva spiegato che con il suo palmare navigava senza problemi e che probabilmente avremmo potuto farlo anche noi una volta ottenute le dovute credenziali. quel palmare gli era stato dato preconfigurato e sono sicura che se avesse potuto ci avrebbe dato le sue credenziali. Mi aveva colpito tanta gentilezza! Quel capotreno era Dante. Qualche tempo dopo mi era capitato di incontrarlo nuovamente e di chiedergli un'altra informazione, questa volta relativa ad un annuncio che avevo sentito la mattina all'altoparlante relativo ad un treno di cui non avevo avuto riscontro. Con la consueta gentilezza Dante si era di nuovo fermato a parlare con me e a verificare l'informazione. Insieme eravamo giunti alla conclusione che si trattava di un errore nell'annuncio e avevamo poi approfittato dell'occasione per fare due chiacchiere. Sono passati gli anni e ogni tanto, dopo quelle prime occasioni, mi è capitato spesso di incontrare Dante. Due parole veloci, un saluto. Sempre gentile, sempre attento. Quello che intristisce di più un viaggiatore è forse il fatto di diventare, negli anni, un semplice possessore di biglietto, una creatura senza volto. Di solito il capotreno, stanco, scocciato, passa a controllare i biglietti ma non riesce a vedere le persone che ha davanti, perché sono tante, troppe, quasi infinite. Come potrebbe ricordarsi di tutti? Dante in questo era diverso dagli altri perché, chissà per quale stranezza, si è sempre ricordato chi fossi anche senza sapere il mio nome. Quando ho cominciato a pubblicare questo blog gli ho dato un bigliettino con calendario con tutti i riferimenti: l'url, facebook, twitter. E Dante è diventato un mio follower. Qualche tempo dopo ci è capitato di parlare al volo di una ricetta del risotto che lui proponeva di fare in un modo diverso. Caro Dante, se mi leggi sappi che aspetto con impazienza la tua ricetta per pubblicarla. Non dimenticartene!
chiara@grannyshouse

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Blogger at Granny's House
Blogger e copyeditor, vive nel caos e ha sempre tante idee in testa.
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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