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Train Chronicles

Train Chronicles: il Cosmoprof

reddittumblrmailChiunque sia un pendolare abituale teme più di ogni altra cose le fiere e gli eventi nella città in cui lavora. Una fiera porta inevitabilmente spostamenti di persone che decidono di prendere il treno per vari motivi (per risparmiare, per rispettare l'ambiente, per poter fare un viaggio comodo senza guidare): ognuno di questi personaggi è un potenziale "ladro" di posti a sedere e quindi potenziale fonte di guai. È cosa nota che in caso di maggiore affluenza di utenza Trenitalia tende a ridurre il numero di carrozze anziché aumentarlo (si tratta di fini strategie che noi non siamo in grado di comprendere): questo significa che il nostro destino è segnato e con grande difficoltà potremo sederci... anzi, a volte con grande difficoltà riusciremo a trovare un angolo in cui stare in piedi. Il Cosmoprof, per quel che ho potuto capire, è una fiera dedicata alla cosmetica e all'arte della parruccheria. I viaggiatori improvvisati che vogliono raggiungere questo evento straordinario sono generalmente iperprofumati, dotati di unghie finte dalle decorazioni incredibili e vestiti con il massimo del kitsch dettato dalla moda: dallo stivalone tacco 50 al capo di vestiario lepardato-pitonato-zebrato-tigrato. Ricordo con profondo orrore che una volta, tanti anni fa, rientrando con il treno delle 17 e qualcosa che andava verso il Brennero o Verona, mi sono ritrovata in una carrozza piena di visitatori del Cosmoprof: faceva molto caldo e l'aria era impregnata di odori di ogni genere, dal sudore ascellare alla lacca e al profumo. Il tutto in una carrozza sigillata non climatizzata, con una temperatura che si aggirava intorno ai 30 gradi. Se non ti uccide il Motor Show, ti uccide il Cosmoprof. Quest'anno, tutto sommato, credo che non sia andata malissimo: l'unico chiaro segno dell'esistenza del Cosmoprof è stato il treno da Bolzano delle 7.46 di lunedì che era talmente pieno di gente da non poter salire a bordo già a Mirandola. Risultato: sia io che Alice abbiamo atteso il treno successivo. Come sempre, la giustizia imporrebbe che per ogni pendolare si debba sacrificare un visitatore della fiera di turno: questo scenderebbe e il pendolare si potrebbe sedere. Mi rendo conto che non è una considerazione molto democratica, lo so. Si potrebbe anche sacrificare un visitatore della fiera ogni dieci pendolari, se proprio vogliamo essere gentili, no? A coronare la giornata di chiusura del Cosmoprof è stata invece un terrificante gruppetto di mirandolesi che credo fossero attempati professionisti del settore (leggi: parrucchieri di mezza età) che si sono organizzati in comitiva e che hanno riempito un'intera carrozza del treno delle 18.42: niente lacche o profumi... solo un gran caos. E anche quest'anno ci siamo salvati dal Cosmoprof.
chiara@grannyshouse

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Blogger at Granny's House
Blogger e copyeditor, vive nel caos e ha sempre tante idee in testa.
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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