Le nostre piante

OLIVO Questa è la seconda pianta di olivo che è stata piantata; la prima si è seccata un anno fa, non per malattie o parassiti, ma perché troppo fruttifera e stressata, nonostante fosse ancora esile. Cresce bene nelle zone con clima mediterraneo, ma può resistere anche a temperature basse. L’esemplare attuale è stato interrato con le radici avvolte in un pane di terra, è stato irrigato durante l’estate e ha prodotto pochi frutti. È ancora molto giovane, ma sembra vitale e in buone condizioni.

GIUGGIOLO Alto circa 5 metri, questo albero è stato piantato tre anni fa, dopo che Franco e Franca avevano ammirato ad Arquà Petrarca ( PD) i rigogliosi esemplari di questa specie . È un albero adatto ad un clima temperato-caldo, che si coltiva bene nell’Italia meridionale; al Nord resiste in zone riparate. Produce fiori piccolissimi, verdastri, alla fine della primavera; i frutti sono drupe grosse come un’oliva, prima verdi e poi brune, di buon sapore, che maturano a settembre. Il nostro giuggiolo proviene da un vivaio e ha più di 10 anni, quindi fruttifica in abbondanza . Le foglie piccole, lucide e verde chiaro cadono in autunno; non ha bisogno di potatura, perché i rami sono molto fragili e delicati. Ciò nonostante, la pianta del nostro giardino ha resistito alla terribile tromba d’aria del 2008.

OLEANDRO Gli oleandri del giardino sono stati trapiantati cinque anni fa, perché prima erano coltivati in vaso. Hanno avuto da allora uno straordinario sviluppo, perché il loro apparato radicale ha potuto espandersi liberamente e hanno trovato un terreno favorevole. Sono varietà a fiori semplici rosa, riuniti in racemi, che compaiono durante tutta l’estate. Ormai hanno raggiunto i tre metri d’altezza e colonizzato un lato del giardino abbastanza riparato. Accanto, ma a debita distanza, è stato piantato con successo un arbusto della stessa varietà a fiori rossi, nato per caso da seme portato dal vento. Queste piante, tipiche del Mediterraneo, hanno dimostrato di resistere bene anche alle basse temperature del clima padano.

COTOGNO In una parte soleggiata del giardino è stato piantato un giovane cotogno, perché Franca ricordava con nostalgia un esemplare della sua infanzia, con i cui frutti la madre preparava gustose marmellate. Il terreno è fertile, quindi la pianta dovrebbe adattarsi bene, ma forse soffrirà per il freddo invernale.

MELOGRANO Nel giardino è presente un arbusto di melograno da fiore, ma per avere i frutti è stato necessario piantarne un altro giovane esemplare, alto 2 metri. Per facilitare lo sviluppo della pianta, si sono eliminati i frutticini, di cui la pianta era carica quando è stata tolta dal vivaio. Si spera che diventi un albero di 4-5 metri e che rallegri con i suoi colori il giardino d’estate.

CILIEGIO Franco e Franca da tanto tempo desideravano un ciliegio. Avevano fatto anche un tentativo di coltivazione otto anni fa, ma senza successo, forse perché era stata scelta una posizione poco soleggiata. Quest'anno hanno piantato un giovane albero di due metri, in una zona di terreno fertile ed esposta a est. Appartiene alla varietà "Durona di Vignola".

LIMONI Sono due piante di più di 10 anni, alte un metro e mezzo, coltivate in vaso e ricevute per eredità dai nonni materni. Sono ancora fruttifere. D’inverno vengono ricoverate in ambiente protetto, perché non sopportano il freddo invernale. Rinvasate e concimate, quattro anni fa avevano mostrato una grande fioritura e fatto ben sperare, ma la terribile tromba d’aria del 2008 fece cadere tutti i frutticini e danneggiò rami e foglie. Ora sono in fase di ripresa; dovrebbero essere concimate con cenere , perché hanno bisogno di potassio. Speriamo di trovarne, dal momento che non abbiamo il caminetto a legna. Le foglie sono verde chiaro, ovato-lanceolate, resistenti; i fiori sono bianchi, piccoli e molto profumati. Sia la fioritura sia la fruttificazione sono continue, ma più abbondanti rispettivamente a maggio e settembre.

VITE Sono 10 ceppi di circa 40 anni, anch'essi ricevuti in eredità dai nonni paterni, che li coltivavano per le necessità della famiglia. Negli ultimi anni è stata accuratamente potata da personale esperto, appoggiata a robusti pali infissi nel terreno e reggenti fili di ferro orizzontali. In questo modo si è migliorata la produzione e la qualità, rendendo i grappoli più grossi e l'uva più dolce. Si tratta però di una varietà da vino, con acini bianchi e –purtroppo– molti semi.

TASSO Nel giardino è cresciuta spontaneamente, forse da un seme portato dal vento. I nonni infatti lasciavano crescere di tutto in questa zona perché avevano creato una specie di pergolato ricoperto di edera sotto cui si moltiplicavano viole, calendule, narcisi, giacinti e cespugli di menta. Ancora oggi è impossibile estirpare la menta, che è quasi un’erba infestante.

CALYCANTHUS (Chimomanthus praecox) Nel giardino di Granny’s House c’è un vecchissimo esemplare di Calycanthus (Chimomanthus praecox), di più di trent’anni. Alto 3 m, è stato più volte potato, eliminando i rami secchi. Dal ceppo originario si sono sviluppati alcuni polloni, che hanno progressivamente sostituito la pianta-madre. Adesso questo arbusto è pieno di piccoli fiori a forma di coppa dolcemente profumati, larghi 2 cm., che hanno i petali esterni gialli e quelli interni, più corti, color porpora. I fiori sbocciano a Dicembre e restano fino a Febbraio; a Marzo compaiono le foglie, lucide e lanceolate. I suoi rami nudi e sottili, ingentiliti dai fiori, sono bellissimi da ammirare nelle gelide ma soleggiate giornate di Gennaio e sembrano preannunziare la primavera.

PRUNO Crea una macchia di colore con i suoi fiori color rosa-carminio.