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Giardino

Estate 2012: in giardino

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Le mura di Grannyshouse hanno retto le scosse sismiche, ma non senza dolorose perdite intime. Affettive, innanzitutto, perché le persone più deboli sono state colpite, ma anche culturali e storiche, perché le bellezze artistiche di Mirandola sono irrimediabilmente perdute.

Ci dominano il senso di vuoto e il rimpianto del passato, di cui molti ci hanno voluto consolare con la loro vicinanza e le loro parole. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il papa Benedetto XVI, il Dalai Lama Tienzin Gyatso, il Volontari della Protezione Civile del Friuli e del Piemonte. Ci hanno dato aiuto e speranza, ci hanno detto di guardare avanti, di lavorare duro per ricostruire, di non avere paura.

Li ringraziamo, faremo del nostro meglio, saremo forti. Ricostruiremo gli edifici distrutti, salveremo le ultime reliquie delle opere d’arte perdute, cercheremo conforto nella bellezza del paesaggio della Bassa, nonostante le distruzioni.

La natura infatti continua il suo ciclo immutabile, nonostante le catastrofi. Sulle rovine cresce l’erba e fioriscono i fiori campestri, le acque continuano a scorrere nonostante le rive dissestate, le rondini volano ancora nel cielo per nutrire i loro piccoli. Tutto scorre e noi col tutto.

Franca e Franco sono tornati perciò al loro giardino e al loro orto e hanno ritrovato la soddisfazione di piantare, di sarchiare, di irrigare. Il lavoro manuale rilassa la mente ed è un grande aiuto psicologico.

Vediamo le nuove fioriture.

La Nigella damascena anche quest’anno ha rubato la scena per prima, con i suoi bellissimi fiori azzurri e bianchi. I suoi fusti eretti, ramificati, e le sue brattee filiformi formano una grande chiazza di colore. Ormai le piantine si riproducono spontaneamente per seme, dopo che Franco, qualche anno fa, aveva sconsideratamente sparso un’intera scatola di semi di fiori di campo in una zona soleggiata del giardino. Ne era venuto fuori un marasma di piante, di cui alcune bellissime: Convolvolo, Solidago, Camomilla, Fiordaliso Lunaria e, appunto, nigella. Molte di esse continuano a fiorire ogni anno.

Il fiore dell’estate è senz’altro la Dahlia, che Franca ama per le abbondanti fioriture. Quest’anno ha piantato un bulbo di Dahlia decoratica Red e uno di Dahlia decoratica Orange. Ha dovuto difendere le piante dalla voracità delle lumache, ghiotte delle loro foglie.

Accanto a loro e nelle stesse tonalità di colore sono fioriti numerosi Gladiolus Traderhorn , che apprezzano il terreno calcareo del giardino. Non si può dire la stessa cosa dei vari bulbi di Lilium, che non sono fioritio non si sono sviluppati, forse perché piantati troppo profondamente nel terreno. L’anno prossimo si cercherà di migliorare le tecniche di coltivazione.

Grandi soddisfazioni, invece, dalla Lavandula dalle spighe viola, dalle Zinnie, dalle (giovani) Peonie e dalle rose, in particolare dalla Carla Crosa di Vergani, varietà Meibrinpay , dalla Edelrose Duftzauber 8 edalla Pullman Orient Express Baipeace, rosai ibridi a grandi fiori recentemente impiantati.

Sono belle anche le modeste Petunie, generose di fiori di vari colori, e le piccole pannocchie porpora delle piante di Crassula, sempreverdi, che Franca coltiva in vaso.

chiara@grannyshouse

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Blogger at Granny's House
Blogger e copyeditor, vive nel caos e ha sempre tante idee in testa.
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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