Bimbis: un anno con Honda
Un anno con Honda
Qualche giorno fa abbiamo festeggiato un anno con Honda: adottato il 13 marzo 2015, il 13 marzo 2016 appariva un micio completamente trasformato, come lo vedete oggi nell'immagine di copertina di questo articolo. Per aiutare altri mici come lui attualmente ospiti del Gattile di Ferrara da dove viene Honda, abbiamo scritto un vero e proprio papiro (!!) per raccontare di come lo abbiamo accolto e come abbiamo lavorato tutti insieme per farlo sentire a suo agio con noi.Il post sulla pagina del gattile
Oggi vi proponiamo il testo che abbiamo scritto su Honda e che è stato pubblicato sulla pagina del Gattile di Ferrara. Chiunque legga il nostro testo, o quello degli altri adottanti, troverà sicuramente ispirazione per decidere di dare una possibilità ad uno dei teenager del gattile o ad un micino come loro ospite in un altro rifugio.Honda era un gattino diffidente. Nonostante gli sforzi di Mattia che lo aveva adottato continuava ad essere un micio timoroso e spaventato; è stato un grande atto d'amore accettare di riportarlo in gattile, a malincuore, perché non era sereno. Poco tempo dopo abbiamo letto la sua storia: aveva bisogno di vivere con altri gatti e di tanta pazienza, tempo, dedizione. Dopo aver fatto un primo colloquio con le volontarie, abbiamo deciso tutti insieme che la nostra famiglia sarebbe stata la più adatta grazie alla presenza dei nostri (allora) quattro mici. Honda è arrivato il 13 marzo 2015 spaventatissimo, paralizzato dalla paura di una casa nuova e di persone che non aveva mai visto. Per inserirlo in famiglia lo abbiamo subito liberato in casa: lui aveva bisogno di trovare la sicurezza non grazie alla nostra presenza ma grazie alla presenza degli altri gatti. Per due mesi abbiamo cercato di avvicinarlo con tanti piccoli trucchi ed espedienti: il gioco tutti insieme è stato fondamentale, perché giocare con gli altri gli permetteva di scaricare l'aggressività che la paura creava e farlo insieme a noi gli faceva dimenticare, per qualche momento, che noi per lui eravamo una minaccia. Giorno dopo giorno, con la bacchetta con le piume, la bacchetta con le penne che volano, con palline e guanti-gioco abbiamo trovato il modo di avvicinarlo e rubargli una carezza: allungavamo la mano e lo sfioravamo finché un giorno, anziché scappare, si è fermato mostrandoci il suo bel sederino e si è lasciato accarezzare sulla groppa e, poi, sulle guance. Per la prima volta ha fatto le fusa. C'è un momento speciale e unico nella vita dei mici diffidenti in cui fanno tabula rasa e decidono che non sei più una minaccia. Decidono che è ora di lasciarsi andare, di darti fiducia. E quando un micio diffidente decide di darti fiducia lo fa in maniera totale, dandosi completamente a te. Abbiamo continuato a sfidare Honda ogni giorno spingendolo a fare un passo avanti e ogni volta riusciva a sorprenderci. Osservando i suoi fratellini ha scoperto quante cose si possono fare con gli esseri umani, arrivando a saltare sul letto in attesa della sua razione di coccole come fa Nami, ad esempio. Vedendoli ogni giorno interagire con noi ha scoperto pian piano tante piccole gioie che ha voluto provare a sua volta. Honda è diverso da qualsiasi gatto che abbiamo incontrato. È fatto a modo suo e molte cose che mettono a loro agio altri gatti per lui non hanno alcun significato o non gli piacciono. Abbiamo scoperto che le sue "comfort zone" sono i tappeti, ad esempio. Sopra al tappeto si lascia toccare volentieri, fuori dal tappeto scivola via. Ha ancora alcuni punti della casa in cui deve scivolarti velocemente accanto tenendo una distanza di sicurezza e noi, che cerchiamo sempre di rispettare le sue necessità, sembriamo un po' ridicoli a lasciargli più spazio nel corridoio quando passa! Honda è straordinario. Se lo si chiama corre subito, adora i suoi fratelli e quando decide che è il momento delle coccole è il più affettuoso di tutti. Resta sempre un micio diffidente. Sappiamo che non sarà mai un gatto da compagnia quando ci sono ospiti e, quando a Natale Mattia e la sua ragazza sono venuti a trovarci, a malapena si è fatto vedere. In questo primo anno di Honda con noi, infatti, Mattia non ci ha mai lasciati soli: ci ha sempre chiesto come stava, ha gioito con noi dei suoi progressi e ci ha sempre dato consigli e suggerimenti. Nonostante siano lontani, Mattia sarà sempre parte della famiglia di Honda, anche se quell'ignorantone si nasconde sotto i mobili quando lo viene a trovare! Giocando con Honda abbiamo anche scoperto un piccolo problema neurologico che stiamo tenendo sotto controllo: quando si eccita o si spaventa Honda perde il controllo delle zampine posteriori per qualche secondo. Andare dal veterinario è sempre un problema perché lui ha molta paura dei viaggi e dei luoghi che non conosce. Da molti mesi, ormai, Honda non ha più attacchi e speriamo che non gliene vengano più. A febbraio Honda è anche diventato fratello maggiore di una micina un po' diffidente. Ci ha di nuovo stupiti perché, così come accadeva in gattile dove amava circondarsi dei suoi amici teenager, ha dimostrato di essere come una mamma per la piccolina. Sono diventati inseparabili: lui la segue costantemente e controlla che, quando gioca con gli altri, nessuno le faccia male (compresi noi!). Gioca sempre con lei e la lecca, la pulisce, la coccola. È stato lui ad insegnarle a fidarsi di noi. È passato poco più di un anno da quando Honda è con noi. Abbiamo imparato tantissimo da lui perché è davvero unico. Entrare in contatto con lui ha significato cambiare prospettiva e accettare tanti compromessi, perché non è importante ciò che vogliamo noi ma è importante ciò di cui ha bisogno lui. Sappiamo che non imparerà mai a stare in braccio oltre a quei quattro secondi in quella posizione assurda con le zampe penzoloni, pronto a scappare. Ma va bene così. Sappiamo che chi ci verrà a trovare dovrà sempre accontentarsi al massimo di vederlo in foto. Ma va bene così. Quello che ci ha dato Honda quel primo giorno in cui si è lasciato coccolare è stato un momento unico e stupendo. Quando andate in gattile, andate a conoscere i gattini diffidenti, timidi e impauriti. È quello il momento in cui scegliete di fare qualcosa di grande, perché è proprio quello il momento in cui anche voi fate tabula rasa e imparate a aprirvi ad un'esperienza unica. È vero: è più facile con un gattino già affettuoso, perché è più facile da gestire. Ma se scegliete di adottare avete già fatto una scelta estrema perché sapete che quella creatura non è un giocattolo ma un piccolo tesoro prezioso da proteggere e curare. Scegliere un gattino diffidente significa accettare compromessi, impegnarsi ogni giorno, mettersi in gioco e avere tanta pazienza, ma ogni conquista che farete insieme a lui sarà una gioia grande, un ricordo prezioso, una pietra miliare da celebrare. Quando quello stesso gattino che ti guardava terrorizzato ti mostra la pancia, allunga la zampina verso di te e si gode senza ritegno le tue coccole facendo fusa rumorose; quando lo vedi correrti incontro dopo che lo hai chiamato, quando lo senti strusciarsi attorno alle tue gambe e lo vedi mettersi in posizione per ricevere le sue carezze... ecco. Quello è il momento in cui capisci che adottandolo gli hai dato la vera vita. È quello il momento in cui, finalmente, puoi dire che è un gatto A Coda Alta. Chiara, Daniele, Tsu, Nami, Pippetto Kiri, Bi, Honda e Kiss Pistulin.
chiara@grannyshouse
Vegana, yogini, fa volontariato al Canile di Mirandola "Isola del Vagabondo" ed è donatrice AVIS.
Vizia senza vergogna i suoi Bimbis e sta cercando di imparare a cucinare in una maniera decente.
Ama scrivere ma deve ancora capire se ha troppo o nulla di importante da dire.
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